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Verso l’8 Marzo: Non una di meno

L’otto Marzo di quest’anno si preannuncia diverso.

Immagino già gli sguardi al cielo e la fortissima tentazione di cambiare pagina: “Ancora articoli sulla festa delle donne? La sappiamo la storia della fabbrica e dell’incendio, basta!”
Eh no signori, quest’anno no. Quest’anno parliamo di sciopero. L’Otto Marzo le donne di tutto il mondo sono invitate ad astenersi da ogni attività lavorativa e di cura, perché “se le nostre vite non valgono, allora noi non produciamo”.

Le donne dell’associazione “Non una di meno”, promotrici e coordinatrici della manifestazione che si terrà a Roma contestualmente al giorno di sciopero, hanno stilato otto punti per illustrarne le motivazioni

  1. Non una di meno

    Non una di meno

    Per proteggere l’esistenza dei centri anti violenza e renderli istituzionali;

  2. Per promuovere azioni reali e di tutela contro la violenza maschile;
  3. Per lo sviluppo di un welfare adeguato e di un salario minimo per chi svolge i lavori domestici;
  4. Per l’educazione alle differenze contro gli stereotipi di genere;
  5. Per il diritto all’autodeterminazione, all’aborto e informazione su contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili;
  6. Per sostenere i diritti dei migranti e della comunità LGBT;
  7. Contro la normalizzazione del linguaggio sessista e maschilista, per la lotta contro la rappresentazione della donna come oggetto di interesse esclusivamente sessuale.
  8. Per la diffusione e la promozione della tematica dell’uguaglianza di genere.

La manifestazione ha contato l’adesione di moltissime associazioni (tra le moltissime italiane, segnalo per prossimità Cna Impresa Donna del Veneto) e dei sindacati di base (ADL cobas, USB, SGB, CUB sanità). Grandi assenti CGIL, CiSL e UIL.

Per chi non ha la possibilità di prendere parte alla manifestazione o di scioperare dal lavoro (lavoro precario, in nero, precettato) si configurano diverse soluzioni per partecipare comunque alla giornata: dallo sciopero bianco, allo sciopero dei consumi, allo sciopero nei lavori domestici e di cura all’adesione simbolica, per esempio indossando un capo o un simbolo che ricordi la giornata. Per chi invece volesse partecipare attivamente all’organizzazione, domani 21 Febbraio presso Bios Lab (via Brigata Padova 9, Padova) si terrà un’assemblea pubblica (clicca qui) per parlare dei temi dello sciopero e di come strutturare l’evento a livello locale.

L’invito a partecipare è esteso a tutti, donne e uomini, per rivendicare il diritto all’uguaglianza e all’umanità.

Laura Tasson

L'otto marzo sciopero globale delle donne

L’otto marzo sciopero globale delle donne

4 thoughts on “Verso l’8 Marzo: Non una di meno

  1. Scusate ’otto Marzo di quest’anno si preannuncia diverso. Diverso da che cosa? Come potete mettere sullo stesso piano ” Per il diritto all’autodeterminazione all’aborto” e “informazione su contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili;”?Forse non vi rendete conto che di mezzo c’è la vita di una persona e dall’altra la prevenzione salute individuale in azioni libere e responsabili? Non vi siete mai chiesti che c’è esiste una gerarchia di valori dettati dalla coscienza ( libera consapevolezza delle proprie azioni)? Già nel passato c’è stato chi ha preteso di salvaguardare l’interesse di un popolo a scapito del bene generale delle persone: perchè ripetere certi errori che la storia si vergogna di aver scritto? Grazie …MAI, ma e poi MAI mi sento di appoggiare questo tipo di “8 marzo” che sa sa “anacronistico” 68esco , di ideologia del XX° secolo, di passato remoto, di sessismo mass-mediale, di ” buona educazione” maltrattata proprio da chi ora la invoca nel linguaggio,–…Cerchiamo invece ciò che che siamo come persone, maschie e femmine, … figli di una stessa Madre Natura, per chi non crede, creature di Dio, fatti a sua immagine e somiglianza, immagine di Amore, perché Dio è amore per coloro che alzano lo sguardo verso il loro creatore.Meno lotte più concretezze… più educazione e meno legalismo, più comprensione e memo formalismo, più attenzione e disponibilità meno estremismo sessuale e infine meno parole più fatti, più esempi. Grazie Nevio

    Non IL RISVEGLIO tel 349.8478738 resp. Nevio Bedinweb: http://risvegliocavino.blogspot.it

    • Grazie Nevio per portarci il tuo punto di vista. Riteniamo che, su temi così delicati, ogni contributo sia prezioso per poter dare conto (almeno parte) della molteplicità delle implicazioni e dei punti di vista e che essi coinvolgono. Di certo non si può esaurire un argomento tanto denso in un solo post e non crediamo fosse questo l’intento di Laura, la quale ha infatti toccato molti punti su cui riflettere ed ha inoltre rimandato ad ulteriori approfondimenti presso i link da lei proposti.

      Con la sezione blog ci siamo proposti fin da subito di dare uno spazio libero e indipendente alle molte voci del territorio che possano, in ultima istanza, concorrere a formare un’opinione critica nei nostri lettori, sicuri che il confronto di idee sia sempre utile e fruttuoso.

      Qualora volessi portarci anche i tuoi contributi (pure su altri temi, locali e non!), saremmo ben lieti di dare spazio anche a te in questa sezione.

      Scrivici pure a gruppogiovane.part.solid@gmail.com o chiamaci al 347 692 79 23.

  2. Salve gruppo, ho letto con interesse l’articolo, anche se con mesi di ritardo, credo sia sempre attuale. Ho deciso di rispondere per portare però testimonianza sotto alcuni dei molti aspetti toccati. Per prima cosa, il linguaggio… non è nè maschilista nè femminilista, semplicemente i termini derivano dal latino ed un tempo furono neutri, la derivazione maschile o femminile è casuale. Non si offendano le donne, se un tavolo è maschile, si siedano su una sedia, che è femminile e si rilassino. La stessa presidente Boldrini, che rispetto, perdonate questa premessa, sarebbe bene la smettesse di dare prova della sua enciclopedica ignoranza, a tale riguardo. Recentemente ha detto che gli aerei sono guidati dalla pilota e non dal piloto… prima declinazione, che termina in A. Dante Alighieri era un poetA e non si offese. Allora, scusate, io sono un uomo e sono stanco di sentirmi dare del LEI, datemi del LUI!!! Ah dite che deriva da ”sua eccellnza”? Lo so, ma questo E’ PURO FEMMINILISMO SCIOVINISTA SESSISTA! Se lo è dire ”sindaco”, anzichè ”sindacA” lo è anche dare del lei. Sindaco, prima persona del verbo sindacare, basta dire LA sindaco. Termina per O? Anche poetA, artistA, pilotA elettricistA, gommistA eccetera! Non facciamo ridere i polli! Ops, devo dire non facciamo ridere le pollE? Si sa mai che le galline si offendano! La dinamO termina per O, ma la batteria si carica ugualmente, pare incredibile!!! Nelle valli se urli, senti LA ecO e la senti nonostante temini per O!!! Incredibile vero???
    Ora ho scherzato e spero si siano tutti divertiti e divertite, non volevo offendere, sinceramente! Altra cosa, concordo con il precedente commento, il diritto all’aborto eccetera, non deve essere messo sullo stesso piano della protezione nei confronti della violenza. Il primo è un diritto, il secondo un delitto e la differenza è immensa. Altra cosa, guardate, per lavoro sono spesso a contatto con Polizia e Carabinieri e vi assicuro che la violenza NON ha sesso. Fa molta più notizia quella di un uomo nei confronti di una donna, ma esiste anche quella al contrario. In Italia si stima che le cifre siano congruenti con quelle russe e statunitensi: sette-otto casi di violenza domestica sono fatti da donne, nei confronti di uomini. In questi due Paesi, molto più avanti di noi in questo, gli uomini non si vergognano a denunciare, da noi si e soprattutto, non esiste istituzione che aiuti le vittime. Provate a chiedere ad un vostro amico di telefonare, col viva voce, ad un centro antiviolenza. Provate, fatelo come indagine siociologica. Se non gli buttano giù il telefono, o lo fanno stare per ore a sentire la musichetta della segreteria, fino allo sfinimento o gli ridono in faccia dicendogli ”LEI (ma guarda un po!!!) un uomo, saprà pure difendersi! Non ci faccia perdere tempo!” Posso testimoniare, io sono stato vittima di due stalker, entrambe donne e lo Stato non ha fatto NIENTE, N I E N T E per anni, finchè una di loro, credendo che una ragazza avesse una relazione con me, non l’ha pestata fino a farla finire in ospedale. Altro caso? La ragazza sfregiata con l’acido, fatta ”cavalierA” della Repubblica. Giustissimo. Se vi dico William Pezzullo che vi dice? Nulla? E’ un ragazzo che, visto che la propria ex aveva l’abitudine di andare col primo che capita, fu sfregiato con l’acido. Ha perso entrambi gli occhi ed è molto peggio della giovane nominata cavalere. L’ex fidanzata? NON ha fatto nemmeno un giorno di carcere. E’ stata sottoposta a regime talmente restrittivo, da farsi nuove relazioni e restare incinta… fate vobis. La violenza è violenza, chiunque sia la vittima! Se volete, vi racconterò la mia esperienza di vittima di stalking. Ciao a tutte e tutti e andate avanti!!!

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